Pecore o leoni

Tutti  hanno vissuto giorni da pecora e giorni da leoni. Molti, però, non hanno voluto cambiare vita restando pecore per tutta la vita. Essere una pecora ha i suoi lati positivi, non devi pensare, credi al guru di turno e non hai bisogno di cercare la verità, visto che viene servita su piatto d'argento dai grandi capi della setta, congrega o del semplice movimento politico a cui queste pecore fanno da base. La base, questo essere privo di forma e di sostanza facile da strutturare a proprio uso e consumo. Una marea di persone che non hanno una loro opinione se non quella che viene dal'alto.
Le stesse pecore che dicono agli altri di informarsi su siti certificati dal capo di turno. Perchè tutte le altre fonti di informazione sono devianti, prive di autenticità, create ad arte per confondere il già precario cervello della pecora.
L'informazione è tutta un marciume, ma sono gli stessi guru che da essa prendono nutrimento, modificandola a proprio piacimento ridicolizzandola e demonizzandola. Ma è sempre quell'informazione che diventa indispensabile per dare senso e forza alle farneticazioni delle sette. Come dire, una notizia è falsa finchè non va a vantaggio della setta. Una contraddizione in termini: o è tutta l'informazione una merda o non lo è, non ha alcun senso definire l'informazione come di regime, se la stessa da loro ragione.
Ma va be, questa è la storia della fede cattolica, piena di contraddizioni e paradossi. 
Forse sbaglio, ma essere informati e culturalmente formati, sia ben altro. Non è una semplice lettura su un sito, blog o giornale di parte. Questa è semplice lettura che non porta nulla di nuovo. Il partitismo è l'emblema di questo modo di vedere. Negli anni abbiamo assistito a cambiamenti delle gerarchie ma non del modo di pensare della base. Resta invariato il senso di appartenenza quasi maniacale a una fazione, come se una avesse realmente tutte le risposte alle proprie domande, come se una fazione fosse l'unica a potersi ergere a difensore del popolo sovrano. Lasciano interdetti gli atteggiamenti di questi movimenti/partiti; dicono tutti le stesse cose, nello stesso modo e spesso dicono l'esatto contrario tutto per racimolare consenso. Ma non conta nulla saperlo. La base lo sa e l'ho accetta comunque. Piuttosto che aprire gli occhi davanti alla realtà, li tengono chiusi per poter continuare a lamentarsi di tutto e di tutti, come se la colpa di ogni disastro fosse colpa solo ed esclusivamente degli altri. Il paese va a puttante? La colpa è della politica non certo di chi i politici li li ha messi. 
C'è sempre qualcun'altro che ha colpa, mai il popolo, come se il paese fosse formato solo dalla politica, come se i cittadini non avessero alcuna responsabilità nell' andamento del paese. 
Essere pecora riduce stress e allunga la vita. Ma è corretto far finta di niente nascondendo la testa sotto la sabbia solo perchè si ha paura di aprire il cervello alle novità? Sembra che sia così. 
Vivere da leoni significa aprire la mente al mondo, avere il coraggio delle proprie azioni e pagarne le conseguenze, vivere da pecora, significa chiudere la mente, delegare agli altri tutto anche le cose più semplici e scaricare sugli altri le proprie responsabilità, perchè la pecora non ha colpa di nulla.


Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque buoni motivi per votare alle politiche europee

Il matrimonio egualitario in Irlanda è una sconfitta per l'umanità